domenica 23 giugno 2013

...e giurarono : " Ruby è la nipote di Mubarack ! "

Nelle cassette della ricezione posta delle nostre case gira, a Marcallo, un volantino della Lega Nord, doppia faccia. Da un lato, quello a nome della sezione di Marcallo con Casone, in cui i “marcallesi leghisti” prendono di mira la minoranza consiliare ed un giornale locale, e dall'altro lato, a cura di Fabrizio Cecchetti ( Lega Nord - vicecapogruppo Lega Nord al Pirellone ) un dettagliato elenco dei “provvedimenti più importanti” dei primi 60 giorni della giunta Maroni che, a suo dire, “ha già fatto molto”.
Ovviamente non entreremo nella polemica tra la sezione leghista di Marcallo ed il consigliere Mutti o il giornale “libera stampa l'Altomilanese”. Comprendiamo benissimo che i leghisti marcallesi rigettano tutta l'altra stampa che non sia quella sacra de “ La Gazzetta di Marcallo con Casone “ dove, secondo il nostro modesto parere, si possono leggere, invece, solo macroscopiche stronzate ( scusate per il “macroscopiche” ) !
Tra “ Parola di Sindaco” ,” l'angolo della Teresina”, pagine pubblicitarie e, mediamente due intere pagine, dedicate alle pompe funebri, non abbiamo MAI letto delle ruberie del rampollo di Bossi, di quelle del tesoriere della Lega Nord , Belsito, delle lauree albanesi ( quella del “trota” e quello dell'amico di Rosi Mauro ) , dei diamanti ( con i soldi dei contribuenti italiani), degli investimenti in Tanzania ( con i soldi dei contribuenti italiani), oppure della Banca del Nord miseramente fallita dopo aver depredato migliaia di famiglie. Non si legge neppure di tutte quelle promesse ( stupidate irrealizzabili ) fatte ai lombardi in dieci anni di governo : ne avessero realizzata una ! : federalismo, secessione, ministeri del nord, la padania, insegnanti del nord, stipendi differenziati al nord, le ronde padane, etc.. Un continuo prendere in giro i cittadini.
Ma veniamo ai giorni d'oggi e leggendo quanto sottolineato da Fabrizio Cecchetti nel volantino proposto ci viene da fare qualche ricerca proprio sui punti evidenziati. Abbiamo raccolto ritagli da alcuni giornali nazionali e da alcuni blog che riprendono le notizie. Le trascriviamo così come sono stati pubblicati da altri, senza aggiungere alcun commento, sempre verificabili e confrontabili.
Comprendiamo, però, che forse se non fossero stati rubati soldi pubblici in Regione si potevano avere i fondi necessari per le case ai giovani ed agli anziani. Leggiamo che non è vero che la giunta Maroni ha dimezzato i costi della politica regionale, ma che è vero il contrario. Leggiamo che se l'attuale giunta ha mediato i licenziamenti al San Raffaele è altrettanto vero che la giunta precedente ( quella delle ruberie ) e molti imprenditori vicino alla Lega Nord ne avevano provocato il crack.
Non riusciamo proprio a capire come è possibile che si possa perdonare questa gente, ma cosa devono fare ancora per perdere definitivamente la fiducia dei cittadini ?

Buona lettura .


1 - I 500mila euro che PdL e Lega devono restituire ai lombardi

Inchiesta chiusa e conti fatti. L’indagine sulle spese della Procura regionale della Corte dei conti si chiude a tempi di record per i primi sette consiglieri lombardi di Pdl e Lega Nord e intima loro di restituire le somme (440mila euro in tutto) percepite indebitamente dal 2008 al 2011.

I CONSIGLIERI CHE DEVONO RESTITUIRE SOLDI - Questo l’elenco dei primi sette consiglieri:
1° Rinaldin (Pdl) € 122.074,83 da restituire al Pirellone
2° Colucci (Pdl) € 82.532,42
          Galli (Lega ) 62.628,82 euro di rimborsi
4° Fabrizio Cecchetti (Lega) € 59.147,47
5° Ruffunelli (
Lega) € 53.332,97
6° Toscani (
Lega) € 32.407,33
7° Minetti (Pdl) € 27.750,36

Commenta il Corriere della Sera:
All’ex capogruppo leghista Stefano Galli (62.628,82 euro di rimborsi), che di fatto si «autoliquidato» le spese e come tutti i capigruppo risponde in parte anche di quelle pagate ai consiglieri del suo partito, vengono contestate, tra l’altro, notti in albergo per 7.000 euro ma soprattutto i 6.180 euro fatti sborsare dalla Regione per il banchetto da 103 coperti del matrimonio di sua figlia. A Luciana Maria Ruffinelli (Lega, 53.332,97) viene chiesto di restituire i soldi tirati fuori dall’erario per un pc, un videoproiettore, un happy hour al bar, carta da regalo, salumi, musei, fiori, cristalleria, antiquariato, segheria-carpenteria, frutta e prodotti per serra. Fabrizio Cecchetti (Lega, 59.147,47) deve chiarire i fondi spesi per «un numero spropositato e poco comprensibile» di bollette telefoniche.
Pierluigi Toscani (Lega) dovrà spiegare perché per ottenere 32.407,33 euro abbia usato scontrini di caffè, piadine, panini, gratta e vinci, biglietti della lotteria, oltre che della spesa per casa (71,90 euro) e per uno degli «acquisti più stravaganti»: cartucce per fucile da caccia pagate 752 euro.


2 - La strana riduzione dello stipendio dei consiglieri lombardi


Di Maghdi Abo Abia - 17/05/2013 - La nuova Giunta sta studiando un taglio della retribuzione degli eletti in linea con quanto previsto dalla legge 213 voluta dal Governo Monti, tuttavia verrà contestualmente aumentata l'indennità, prevista a forfait e quindi libera dall'obbligo di giustificativi.

A Milano si studia un modo per ridurre lo “stipendioaumentando però l’indennità.

LE CIFRE - Come spiega il Sole 24 Ore, il presidente del Consiglio Regionale Raffaele Cattaneo ha dato il via alla formazione di tavoli di lavoro che hanno portato ad una proposta collegiale -con l’esclusione del MoVimento Cinque Stelle, per riformare i costi della politica in Lombardia. Secondo la proposta che verrà discussa nel prossimo giugno, lo stipendio scende da 8.531 euro lordi a 6.600, sempre lordi, mentre l’indennità di carica è lievitata da 2.341 euro a 4.500 -netti ed esentasse- ai quali poi vanno aggiunti 2700 lordi per chi può godere di un’indennità di funzione. L’Fp Cgil spiega che in caso di consigliere residente fuori milano, l’indennità può arrivare anche a 6000 euro. Quindi possiamo parlare di un “ritocchino” al rialzo della quota rimborsi. Che poi in realtà non possono essere definiti così visto che non sono giustificati né da fatture né da scontrini. Si tratta di un forfait e tanto basta.

LE DECISIONI DELLA CONFERENZA STATO – REGIONI - Insomma, non si possono superare queste leggi. Non solo, la Conferenza Stato-Regioni ha stabilito che il massimo per i Presidenti delle Regioni e dei Consigli regionali è di 13.800 euro lordi mensili, 11.100 lordi per i consiglieri regionali, 5.000 lordi ogni Consigliere regionale a titolo di contributo per il finanziamento dei gruppi consiliari.
La Commissione Garavaglia, dal nome dell’assessore al Bilancio, Massimo Garavaglia, deputata per raggiungere un accordo, è riuscita a mantenere il livello della retribuzione sui 9000 euro al mese per i consiglieri, discostandosi dalle intenzioni della legge voluta dal Governo Monti.

Romanzo Regionale: dalla Minetti al Trota la storia dei rimborsi al Pirellone

Di Floriana Rullo - 21/12/2012 - I consiglieri indagati. Le spese illecite. Le cifre.


Quattro. E’ questo il numero, che si conta sulle punta delle dita e con una mano sola, dei consiglieri di maggioranza non indagati in Lombardia. Già perché è più facile dire chi non c’entra con lo scandalo dei presunti rimborsi illeciti fatti con soldi pubblici e delle spese sospette che hanno investito il Pirellone, che il contrario, visto che ci sono altri 37 indagati per peculato nell’inchiesta condotta dalla procura di Milano sui rimborsi regionali. Sono tutti consiglieri o ex consiglieri della Regione dell’Eccellenza guidata da Formigoni che si vanno ad aggiungere ai 22 che, nei giorni scorsi, avevano ricevuto un invito a comparire davanti ai pubblici ministeri di Milano. Sessantadue in tutto, su 80, anche se alcuni sono di passati consigli, tutti esponenti di Pdl e Lega.

I NOMI ECCELLENTI E tra loro non mancano ovviamente nomi eccellenti: tra i destinatari degli inviti ci sono Renzo Bossi, meglio conosciuto come il Trota e figlio ovviamente di Umberto e la leghista Rosi Mauro,l’ex pasionaria cacciata dal Carroccio. Proprio la Mauro fu eletta al Pirellone nel 2005 e vi rimase fino al 2008 per poi ‘trasferirsi’ a Palazzo Madama.

IL CONSIGLIERE GOLOSO - Il consigliere regionale lombardo amante dei dolci Cesare Bossetti, avrebbe speso nel 2011 quasi 15 mila euro per comprare dolci in pasticceria oltre che per fare colazioni con brioche e caffé. E’ un risvolto dell’inchiesta della Procura di Milano sui rimborsi ai gruppi regionali del Pirellone.

GRATTA E VINCI E LECCA LECCACon i soldi dei rimborsi al gruppo consiliare della Lega Nord, il consigliere regionale lombardo Pierluigi Toscani avrebbe invece comprato, tra le altre cose, lecca lecca e gratta e vinci. Spese documentate dai finanzieri che hanno condotto le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo.

Ma il migliore, per quel che scrive il Fatto “, è Stefano Galli:
Il capogruppo Stefano Galli, che nei rimborsi ha messo anche le spese del matrimonio della figlia Valeriana, ha il telefonino spento e quello di casa suona a vuoto. L’ammiccante voce femminile con cui Galli ha personalizzato la segreteria telefonica del cellulare comunica, tra sospiri e rumori gutturali, che “al momento il tuo amico è impegnato in una situazione molto toccante”. Per inciso: l’utenza è pagata dalla Regione.


Lega ladrona: l’operaio che rimedia una consulenza da 196mila euro

di Alessandro D'Amato - 15/02/2013 - ...casualmente, è il genero dell'ex capogruppo Galli

Roberto Maroni l’ha detto chiaro e tondo: non accetterà che si continui a diffamare il buon nome della Lega Nord per l’indipendenza della Piadina. E infatti, quando il senatore leghista Torri ha parlato della questione Orsi, Finmeccanica e Carroccio, non ha detto nulla. Oggi si scopre che il capogruppo alla Regione Stefano Galli, dopo aver per errore pagato il matrimonio della figlia con soldi pubblici, ha fatto avere una consulenza da 196mila euro al genero che ha la terza media e di mestiere fa l’operaio.

Scrive il Corriere:

Il gruppo consiliare della Lega Nord alla Regione Lombardia ha ritenuto di ricompensare con ben 196.600 euro lordi di soldi pubblici, affidandogli per 19 mesi una consulenza per la «valutazione dell’attività legislativa attinente i rapporti tra Regione ed enti locali con particolare attenzione alla provincia di Lecco a supporto dell’attività del consigliere Stefano Galli», che della Lega è appunto il capogruppo in Consiglio regionale.
          La storia è venuta fuori dopo quella del matrimonio della figlia:
Spulciando tra le spese del gruppo della Lega Nord, le Fiamme gialle si sono accorte che per 19 mesi, tra novembre 2009 e gennaio 2013, proprio Paroli, suo genero dal 2010, è stato consulente (da fine 2009 a 15 giorni fa) del capogruppo leghista Galli in Consiglio regionale. Per cosa? Per collaborare «nello svolgimento dell’attività del consigliere Stefano Galli del gruppo della Lega Nord Padania come richiesto dal presidente del gruppo medesimo» nella «valutazione dell’attività legislativa attinente i rapporti tra Regione ed enti locali, con particolare attenzione alla provincia di Lecco a supporto dell’attività del consigliere Stefano Galli». Compito titanico se affidato a chi ha la terza media, ma redditizio:meno di 20 ore al mese «senza vincolo di orario, di modalità di esecuzione e di luogo», stando ai contratti di collaborazione stipulati con il Consiglio regionale. E a volte con qualche premio «tenuto conto della qualità e quantità di lavoro» del consulente, somme deliberate sempre dal Consiglio regionale con i soldi dei cittadini: un «compenso aggiuntivo » di 12.600 euro «esclusivamente per il mese di febbraio 2010», e di 20 mila euro «solo per il mese di dicembre 2012».
E oggi Maroni che dirà?

CONSIGLIO REGIONALE
Fatta la legge, trovato l'inganno. Così le indennità dei consiglieri regionali lombardi, dopo gli annunci di riduzioni, dopo l'intervento legislativo sui tagli, resterebbe invariato grazie a una legge ad hoc che prevede aumenti.

Pirellone, gli aumenti compensano i tagli: lo stipendio non cambia. Fatta la legge, trovato l'inganno. Così le indennità dei consiglieri regionali lombardi, dopo gli annunci di riduzioni, dopo l'intervento legislativo sui tagli, resterebbe invariato invariato. Già perché a fronte di sforbiciate stanno per arrivare gli aumenti.

Da una parte infatti si è intervenuti sulle indennità degli 80 consiglieri e dall'altra si vanno a compensare i tagli aumentando ad hoc i rimborsi spese, che potrebbero così passare a 4500 euro netti al mese.
Questo l'effetto di una proposta di legge ideata come risposta ai tagli previsti dalla legge 213 del 2012 del Governo Monti, dopo i noti casi alla Fiorito er Batman.
Qualora fosse approvata la proposta di legge (targata Pd, Pdl, Lega) elaborata da un gruppo di lavoro coordinato dall'assessore al Bilancio, Massimo Garavaglia, un consigliere continuerà a prendere poco meno di 9000 euro al mese.
La nuova proposta di legge sui compensi in Regione di fatto è la risposta locale al governo Monti, intervenuto per porre rimedio e fissare dei limiti ai costi fuori controllo dei consiglieri regionali.
In base al testo della proposta bipartisan, ricusata dal M5S, le indennità di carica dei consiglieri regionali saranno effettivamente riviste e ridotte da 8500 (lorde) a 6600 (lorde) come da decreto Monti. Tuttavia è prevista la possibilità di un ritocco dei rimborsi spese per esercizio del mandato: potrebbero passare dagli attuali 2800 circa ai probabili 4500 euro netti a forfait, per chi risiede a Milano, mentre per i pendolari delle province più disparate potrebbero superare ben oltre i 6000 euro ( per vitto, alloggio e trasporti).
Lunedì, 6 Maggio, 2013

3 - Crac San Raffaele, la richiesta dei pm: cinque anni e sei mesi per Daccò

Una condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione. Tanto ha chiesto la procura di Milano nel giudizio con rito abbreviato che vede imputato Pierangelo Daccò, accusato di associazione a delinquere e bancarotta per il dissesto del San Raffaele. In carcere già da mesi, il lobbista della sanità, al centro anche dell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri, è accusato di aver creato dei fondi neri attraverso una sovrafatturazione dei costi delle prestazioni fornite all’ospedale fondato da don Verzè.
Oltre alla condanna per Daccò, il pm di Milano Luigi Orsi ha chiesto una condanna a 3 anni per Andrea Bezzicheri, imprenditore.
Daccò e Bezzicheri sono accusati di associazione per delinquere finalizzata a reati fiscali e bancarotta per una distrazione che, secondo le indagini condotte dalla Procura di Milano, si aggira attorno ai 47 mln di euro. Gli stessi reati sono stati contestati anche all’ex direttore amministrativo del San Raffaele, Mario Valsecchi,che ha patteggiato la pena a 2 anni e 10 mesi e agli imprenditori Pierino e Gianluca Zammarchi e Fernando Lora per i quali proprio ieri e’ iniziato il giudizio con rito ordinario.
Sanità inLombardia, indagato consigliere comunale leghista
Massimiliano Bastoni consigliere comunale milanese della Lega Nord è indagato, per un presunto giro di mazzette nella sanità lombarda. Gli inquirenti gli contestano il reato di finanziamento illecito ai partiti in relazione a un versamento di 10mila euro, ricevuti da Bastoni, attraverso la mediazione di Ferdinando Azzarello, anche lui indagato, ma per corruzione.
Una nuova indagine sul Carroccio milanese quindi dopo i casi dell’ex presidente del consiglio regionale lombardo Davide Boni, del tesoriere Francesco Belsito e dei fondi del rimborso pubblico utilizzati per finanziare i figli di Umberto Bossi e il suo “cerchio magico”.

Pm: "San Raffaele giostra criminale cui partecipavano gli imprenditori"

MILANO - Tra gli allora vertici del San Raffaele e alcuni fornitori si era creato "un sodalizio criminale". Questo uno dei passaggi della requisitoria del pubblico ministero di Milano Luigi Orsi nel processo che si è chiusa con una richiesta di condanna per i quattro imputati nel processo sul dissesto finanziario dell'ospedale milanese. La procura ha chiesto di condannare Pierino Zammarchi a 4 anni e 9 mesi, il figlio Gianluca a 4 anni e 4 mesi, l'imprenditore vicentino Fernando Lora a 4 anni e 7 mesi e il suo contabile Carlo Freschi a 4 anni e 3 mesi. I quattro sono indagati per concorso in bancarotta e associazione a delinquere.

Pierangelo Daccò, l'uomo d'affari citato dal pm Orsi, è già stato condannato a 10 anni di reclusione (con rito abbreviato) per il suo concorso nel dissesto finanziario del gruppo ospedaliero ed è considerato dagli inquirenti il collegamento con Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia. I due Zammarchi e Fernando Lora sono imprenditori accusati di aver "dato un servizio particolare alla Fondazione" ovvero, ha spiegato il magistrato, "la retrodatazione delle fatture gonfiate". Secondo quanto ricostruito dalla Procura, e "confermato" da alcuni testimoni - come sottolineato da Orsi - la Diodoro e la Metodo (società della famiglia Zammarchi) e la Progetti (di Lora) gonfiavano le fatture per le prestazioni date al San Raffaele per poi restituire ai vertici una parte dell'incasso in contanti o attraverso operazioni societarie, anche estero su estero.








domenica 10 febbraio 2013

Incredibile Consiglio Comunale !



Marcallo con Casone, giovedi 31 gennaio 2013

Tutti ad attendere invano l’assessore Valenti. Il Consiglio ha inizio egualmente e lui arriva con oltre venti minuti di ritardo. Poi traffica con il proiettore, che prima non ne vuol sapere e poi , con calma, si avvia. Davvero una bella organizzazione.
Il consiglio comunale , al primo punto, presenta sempre la stessa atavica anomalia : si mette ai voti il verbale del consiglio precedente senza che nessun consigliere abbia potuto leggere uno straccio di registrazione trascritta e rendersi quindi conto di ciò che ognuno ha realmente detto. E’ quindi un votare a favore, oppure contro, oppure astenersi, di un racconto fatto da qualcuno ( di parte ) che scrive ciò che vuole. Non solo non esiste alcuna registrazione , ne visiva , ne audio, e si vieta anche al pubblico presente di effettuare qualsiasi registrazione. Evidentemente le bugie possono correre solo attraverso “La Gazzetta di Marcallo con Casone“ e non avere alcun contraddittorio tangibile.
Giustamente, secondo il motto leghista : “ a casa nostra , facciamo i ca… nostri ! “
Il primo punto all’ordine del giorno riguardava una delibera per la costruzione di un complesso edilizio in zona via Menedrago. La grafica proiettata era insufficiente a far capire dove esattamente dovrebbe sorgere e le “spiegazioni “, si fa per dire, dell’esperto comunale, seduto in prima fila, hanno complicato le cose ( ad un certo punto ha parlato di 562 milioni , che se fossero di Euro, sarebbero una cifra talmente spropositata tale da richiedere immediatamente un approfondimento di tutta la questione ) .
Il punto successivo riguardava una questione, che a parlarne, non si sa bene se ridere o piangere !
In sintesi, la questione è questa: è necessario modificare (rendere più piccole) le distanze di rispetto tra il perimetro cimiteriale e le abitazioni limitrofe. Tale modifica è però unilaterale, nel senso che se un cittadino, sulla sua proprietà vuole aumentare i propri volumi, rendendo minore la distanza verso il perimetro cimiteriale, non può. Se c’è bisogno, invece, di nuove tombe e loculi, le distanze possono diminuire. In poche parole i vivi non si possono avvicinare ai morti, mentre i morti si possono avvicinare ai vivi ! Boh !

Come previsto dallo Statuto comunale, arriva il momento dei “question time “. Ovvero i Cittadini di Marcallo con Casone, previo richiesta scritta e domande formulate con almeno 48 ore di anticipo, possono intervenire in Consiglio e rileggere, in modo articolato le domande da porre all’assessore competente che, nel frattempo, si è già preparato a casa le risposte.

Il regolamento dello Statuto, all'Art. 16, parla chiaro : il proponente ha complessivamente 2 minuti per articolare la domanda e per dichiararsi soddisfatto o meno, ma si vede che il Sindaco non ha mai letto il regolamento del suo comune, poiché dopo un cinquantina di secondi, interrompe la cittadina che stava leggendo e le intima di fare la domanda. La Cittadina, così interrotta, “perde il filo” del discorso, ma si riprende in fretta. Immediata ri-interruzione da parte del Sindaco. La domanda viene comunque rivolta all’assessore Valenti . La risposta non viene data, ma l’assessore, non solo va oltre il tempo a lui concesso dal regolamento per la risposta, massimo tre minuti (vale sempre la regola catto-leghista: “ fai quello che dico io e non fare quello che faccio io ! “ ) ma tenta di far passare per “cattiva” la cittadina che avrebbe, secondo lui, denigrato il personale della RSA. Ovviamente la Cittadina diceva l’esatto contrario ed anzi chiedeva la possibilità di aumentare l’organico della struttura, palesemente insufficiente.

Riportiamo il testo del “question time” che la cittadina avrebbe dovuto leggere integralmente :


Consiglio Comunale del 31.01.2013

Question Time formulato all'amministrazione / assessore : Roberto Valenti

Presenta il Q.T. , la Sig.ra Covino Concetta residente a Marcallo con Casone

Sul numero : anno 14 - n.9 ottobre 2012 - a pag. 19 , della Gazzetta di Marcallo con Casone , a proposito della RSA S. Marco si leggono alcune dichiarazioni dell'assessore Roberto Valenti, ed in particolare :” Per l'Amministrazione di Marcallo con Casone favorire la realizzazione di questa struttura sul proprio territorio è stato un obiettivo importante che si è concretizzato in brevissimo tempo.” E poi :” Siamo altresì soddisfatti dell'operato svolto dalla struttura verso gli anziani...decine di addetti che giorno e notte svolgono lavoro prezioso...” ed ancora :”...cure e attenzioni particolari prestate in modo professionale da personale qualificato “.

< Sappiamo bene che le domande formulate dovrebbero essere rivolte all'amministrazione della RSA. Le formuliamo, invece, all'assessore, poiché egli parla di un obiettivo importante raggiunto dall'amministrazione comunale. Diventa quindi una dichiarazione politica e di raggiungimento di un risultato. Non sappiamo se l'assessore ha mai visitato la RSA, ad esempio, nelle ore notturne e senza preavvisare la Direzione. Non crediamo che l'abbia fatto, poiché avrebbe visto che al 3° turno, cioè quello che va dalle ore 21:00 alle ore 7:00 è presente un solo infermiere ed un solo operatore (per oltre 60 degenti) e non già come egli dichiara decine di addetti che giorno e notte...”

E' ancora singolare che l'assessore parla di personale qualificato e dall'altro lato non conosce affatto come tale personale venga assunto, venga formato, venga gestito.
Ci facciamo carico di informare l'assessore che il personale assunto una prima volta con contratto precario, viene confermato una seconda volta, sempre con contratto precario, viene confermato una terza volta, sempre con contratto precario, e quando poi si raggiunge proprio quel legame con i degenti, quel “lavoro prezioso “ , l'azienda RSA licenza quel personale poiché una quarta assunzione non potrebbe essere più essere considerata precaria ma dovrebbe essere , per legge, un'assunzione a tempo indeterminato.

Siamo anche certi che l'assessore non conosce come sono state gestite le graduatorie ed i relativi concorsi. Nella fattispecie chiediamo all'assessore se può interessarsi e comunicare come mai l'amministrazione della RSA, per l'assunzione di operatori vincitori di concorso, attinge personale da una seconda graduatoria senza aver esaurito la graduatoria precedente (ovviamente forniremo all'assessore ogni preciso riferimento).




Nu./ tipo addetto
orario
turno


1 infermiere
8 operatore
7: 00 - 14: 00
1° turno


1 infermiere
6 operatore
14:00 - 21:00
2° turno


1 infermiere
1 operatore
21:00 - 7:00
3° turno




Questions :

  1. Ci dica l'assessore il perchè di un sottorganico cosi palese
  2. Ci dica l'assessore poiché le assunzioni del personale sono arbitrarie e non controllate
  3. Ci dica l'assessore quali e quanti controlli ha effettuato per poter affermare quanto riportato su la Gazzetta di Marcallo con Casone.


Adremo a fondo sulla questione e terremo informati i Cittadini.

Secondo question-time: il cittadino chiedeva i costi sostenuti dall’amministrazione per realizzare le due casette “dell’acqua dal Sindach “. L’amministrazione le chiama “fonti“! (…ma mi faccia il piacere !!!).

Per la realizzazione delle due casette, ci fa sapere l'amministrazione, sono stati spesi complessivamente oltre 27.000,00 euro, a cui c’è da aggiungere i costi annui di manutenzione. Ovviamente tutto a carico del cittadino. Ma il problema non è solo questo: se i conti fossero quelli, comunque, sbandierati dall’amministrazione, in termini di recupero plastica, ogni cittadino avrebbe un beneficio di 0,40 euro / anno ( quaranta centesimi di euro all’anno ), ma ciò che è sconcertante è che, mentre il 40 % dell’acqua erogata dalle “fonti” è gasata (aggiunta di anidride carbonica-che non è una roba molto salutare), il rimanente, e predominante, 60% dell’acqua erogata è esattamente la stessa che sgorga dai rubinetti di casa nostra ! Non si capisce quindi il perché i Cittadini debbano caricarsi delle bottiglie di vetro, fare il tragitto da casa alle “fonti” e ritorno, tenere stoccata e ferma l’acqua per alcuni giorni e poi berla, quando potrebbero prenderla comodamente dal rubinetto di casa propria ed al momento che serve !

Riepilogando : NON E’ VERO che l’acqua delle “fonti” è filtrata di più o diversamente da quella di casa nostra. NON E’ VERO che l’acqua delle “fonti” è controllata di più o diversamente da quella di casa nostra.

E’ VERO invece che il Cittadino ha sostenuto delle spese e deve sostenerne in perpetuo per un servizio INUTILE !
…ma come dice sempre il motto leghista : “ a casa nostra, so’ ( sti ) ca… nostri ! “

Ore 21:00 circa, il Consiglio si è sciolto, andate in pace !

Socrate.

mercoledì 20 giugno 2012

Simul stabunt vel simul cadent.


Il cerchio magico si è rotto davvero, ma questa volta non facciamo riferimento al cerchio del Senatùr ed alla sua cricca, non vogliamo parlare degli investimenti in Tanzania, delle lauree albanesi, delle trote e dei pesci ( il popolo leghista ) che continua ad abboccare agli ami che lanciano ladroni e predatori anche della buona fede del popolo. Non vogliamo parlare di badanti del capo e di amanti delle badanti, non vogliamo ricordare delle mazzette ai vari presidenti, assessori leghisti, non vogliamo parlare di rapporti ,accertati dalla magistratura, e di collusioni mafiose, non vogliamo parlare di mogli, fidanzate o conviventi che ricevono assunzioni privilegiate in società pubbliche, vogliamo invece parlare dell'ultima cosa di cui si vantavano le amministrazioni leghiste : il contatto diretto con i cittadini, la vicinanza col popolo per sentire e risolvere i loro problemi. Ebbene anche questo è stato perso. Un partito allo sbando, una barca che fa acqua da tutte le parti, dove i “sorci verdi” continuano a saltare fuori per non annegare. E' in questo contesto che affanna la Lega Nord, senza un programma, ne politico ne amministrativo. E le trote nostrane, che fino ad ieri erano convinte di ogni immunità e di ogni libertà di azione, si trovano oggi confinate in una pozza d'acqua (più melma che acqua) che li lascerà senza ossigeno. Le trote nostrane hanno perso anche , dicevamo, l'ultimo legame con la cittadinanza. Un esempio ?  Il primo cittadino riceve dopo oltre un anno di lamentele sacrosante, un gruppo di residenti che si lamentano di eccessi di “libertà acustiche notturne” . Un incontro acceso al quale  parteciparono Sindaco, Assessore e comandante della polizia locale da un lato, dall'altro lato una ventina di cittadini esasperati che denunciavano seri problemi di serena vivibilità. Il Sindaco promette di interessarsi in tempi brevissimi ( già l'aveva promesso l'anno precedente ), invece passa ancora un mese, ne passano due, e non succede niente. Viene richiesto un altro incontro, che prima calendarizza e poi disdice. Manda in prima linea l'Assessore “competente” che non fa altro che esasperare un cittadino che ha difronte, parlando di permessi legittimi, di orari consoni ( sich ! fino alle tre del mattino ! ), di tribunali e di TAR !

La Lega Nord l'ha perso davvero l'ultimo legame con i Cittadini. Anche le trote nostrane forse sono attratte da facile pastura ? E' mai possibile dire di si ad alcuni e dire sempre di no ad altri ?

“Come insieme staranno, così insieme cadranno”, questo si diceva del governo Berlusconi quando la Lega Nord appoggiava e votava le cose più squallide che l'enturage del cavaliere proponeva per salvarlo dalle patrie galere. La Lega Nord dichiarava, votando, che Nicola Cosentino era un galant'uomo, e dichiarava, votando, che Ruby era la nipote di Mubarack.

Le trote nostrane si sono adeguate al peggio, convinte nell'impunità e della protezione dei potenti, ma il cerchio magico si è rotto da tempo. E' ora di ridare colore, in tutti i sensi, anche alla nostra Città.

Socrate

mercoledì 23 maggio 2012

Cari lettori,
Di seguito pubblichiamo una lettera aperta giunta in sede, scritta da un cittadino di
Marcallo con Casone che vuole manifestare la sua insoddisfazione nei confronti
di questa amministrazione scrivendoci cosi':

LA LEGA RUBA LA DIGNITA’ AI CITTADINI DI MARCALLO CON CASONE E PRENDE IN GIRO LE ISTITUZIONI.

Se qualcuno non lo crede è bene che legga  a pag.9 della gazzetta di Marcallo con Casone  (periodico di informazione della amministrazione comunale ) in cui si scrive che “ A mezzogiorno del 1° Aprile, l’inaugurazione, ha portato sulla scena marcalcasonese, “pezzi da 90” del parlamento romano, regionale e provinciale.” Ed inoltre “Erano presenti  alla scopertura della targa viaria i Senatori Umberto  Bossi e Massimo Garavaglia; Andrea Gibelli e Fabrizio Cecchetti, rispettivamente Vicepresidente e Consigliere della Regione Lombardia ; Stefano Bolognini, Massimo Pagani, Tito Cattaneo, Assessori e Consigliere della provincia di Milano.” Tutto ciò è falso. Erano presenti solamente come privati cittadini del partito della lega. Nulla faceva pensare ad una presenza istituzionale amministrativa in quanto gli unici vessilli presenti sul palco erano quelli di partito. A conferma di ciò viene omessa la presenza di Massimo Olivares come sindaco del nostro paese in quanto sprovvisto di fascia tricolore : ogni inaugurazione pubblica (cioè disponibile a tutti e pagata con i soldi dei cittadini ) richiede questo onere\onore. Quindi : una strade già esistente e praticata da circa 4 anni e sia chiaro pagata con i soldi di tutti , viene intitolata alla ideologia leghista da leghisti con la presenza della gerarchia leghista in onore dei leghisti che confermano di essere dei ladri e se ne fanno vanto.  E prosegue “ Abbiamo comunicato alla Prefettura la nostra intenzione di denominare la strada in Viale Padania - ha spiegato il  Sindaco Massimo Olivares  - In data 2  febbraio 2012, la Prefettura di Milano ha annunciato che la “Società Storica Lombarda “,competente  in ordine e ai pareri sulle intitolazioni di vie e piazze , ha espresso l’avviso vincolante  che la denominazione “ Viale Padania “ possa essere accolta a condizione che sia inserita la specificazione “antico nome geografico”. Corretta la comunicazione  con la Prefettura: ma allora perché sui nuovi cartelli  ai confini del nostro paese compare la scritta “Comune della Padania”  ? Risulta quindi un non riconoscimento  della condizione  della suddetta Prefettura che richiedeva la dicitura “Antico nome geografico “ sui cartelli con la scritta Padania. Cartelli comunque  inutili e costosi: la dicitura “Marcallo con Casone “  era già presente agli ingressi del nostro paese. In sintesi : un partito ha fatto propria una strada pubblica inaugurandola come privati cittadini, tesserati al partito stesso . E comunque  pagata con i soldi degli italiani tutti. Allo stesso modo si potrebbe  intitolare una via Etruria oppure una piazza Unione Sovietica  o anche un corso Magna Grecia o magari un viale Roma Imperiale dei Duci. Meglio di no ; chiedo scusa : forse questa ultima puzzerebbe un poco di fascismo. Non è così, “cari” leghisti ?

 P:S:= Non una parola sulla contestazione all’avvenimento sebbene tutti i TG  nazionali e la Stampa ne hanno menzionato eccome!!!

 

                                     Un 25 Aprile dalla puzza leghista.
Se il 25 aprile non fosse una festa della nazione italiana tutta,forse il partito della Lega lombarda la celebrerebbe così’ come fa da anni con un impegno notevole e altisonante per un suo ritorno pubblicitario come usa  fare per la fiera del paese .
Mi spiego: la lotta di resistenza al fascismo e al nazismo iniziata alla data dell’armistizio ,ovvero 8 settembre 1943, comportò la morte di molte persone che si impegnarono per la liberazione della nostra patria : l’ITALIA .Oltre ai nostri soldati che si trovarono ad imbracciare le armi contro chi fino al giorno prima erano nostri alleati, vi fu anche una parte della popolazione civile: i Partigiani .Erano persone di varie astrazioni sociali,culturali e politiche . Con le loro azioni riscattarono la dignità e l’onore del  popolo italiano. Tutto questo a un prezzo altissimo .Molti di loro riportarono menomazioni e ferite ; molti  perirono  sotto le torture e nei campi di concentramento; molti morirono nei combattimenti o nelle prigioni;.  Molti di coloro che  dopo essere fuggiti sulle montagne o comunque in luoghi più consoni per la loro lotta e  che  tornarono a casa dopo il 25 aprile avevano perso chi il figlio, chi il padre ,chi il fratello ,l’amico, la compagna, un parente. Così come chi li aspettava a casa :alcuni inutilmente  I  più’ fortunati persero  solo dei beni materiali. Tutti comunque mesi o anni della loro vita per liberare l’ Italia dall’oppressore.
Ora,commemorare tutti loro  con 45 minuti di cerimonia mi sembra davvero molto poco.
L’ultima offesa alla loro memoria  sono state le poche parole del” nostro “ sindaco leghista Massimo Olivares  che come l’anno scorso è tornato a ribadire che “tutti i morti sono uguali”  con una specifica/scappatoia  che tirava in ballo il filosofo greco Socrate  (IV sec .A.C.) che asseriva : “Tutte le anime dei morti sono immortali ma quelle degli eroi sono immortali e divine”. Pur andando così lontano  il “nostro” sindaco non ha ancora accettato il valore del 25 Aprile come  “FESTA DELLA LIBERAZIONE  D’ITALIA”. La parola ITALIA non è una bestemmia e fino a prova contraria anche lui appartiene a questa nazione ed è ,seppur leghista , ITALIANO

Pitagora.




                                                                                           

martedì 15 maggio 2012

La "Trota" Marcallese.


A Marcallo con Casone, in zona Piccarella, c'è un laghetto, sorto, non si sa bene come, qualche anno fa. A dire il vero, proprio a causa della genesi non nota di quelle acque, si credeva che non contenesse alcuna vita. A dire il vero, un laghetto anche un po' bruttino, con fondali fangosi che emergono e si immergono senza alcuna “regola”, con alberelli che devono adattarsi a periodiche sommozzate sulle cui punte, uniche parti che emergono, si posano solitari uccelli ben attenti a farsi una famiglia la cui casa avrebbe il pericolo dell'alluvione perpetua.
Abbiamo però scoperto che nel laghetto c'era anche una trota. E' difficile pensare che possa essercene stata solo una, ma al momento è l'unica ad essere stata “pescata”. La Trota marcallese !
Certo che la ( scusate..il ) Trota padana docet ! Ma “docet” tutto il sistema della così detta repubblica della Padania ( o Banania , o della Tanzania ) ! Veniamo ai fatti. C'è un Presidente di una società pubblico-privata di ben 18 soci che ha bisogno di sostituire un dipendente. Allora, nella più “totale trasparenza” cosa fa ?  Non bandisce un pubblico concorso, non si rivolge ai centro-impiego dei 14 comuni soci, ma fa “ giungere sulla scrivania del vice-sindaco Roberto Valenti, amico di lunga data che, stando a quanto ci è stato riferito, avrebbe fornito a Cattaneo ( il Presidente in causa ) una lista di quattro nominativi idonei a ricoprire la mansione specifica richiesta. Fra questi nomi, ci sarebbe stato anche quello della sua compagna che in effetti verrà poi assunta”. Questo è quanto riporta un giornale locale.
Il bravo cronista sottolinea poi che “la base leghista si irrita!”, e come si irrita ? Sentite un po' le parole dell'irritato segretario marcallese della Lega Nord :” Effettivamente Valenti ha approfittato di una situazione di vantaggio rispetto ad altre persone”, a questo punto crediamo che il segretario si sia irritato veramente ed aspettiamo il monito verso il collega padano, ma ecco che invece arriva la giustificazione :” la Signora non ha alcun vincolo di parentela formale con Valenti. Non è la moglie ma la compagna, dunque non c'è nulla di illecito”.
Mi ricorda tanto la vicenda della casa di Montecarlo di proprietà del fratello della compagna di Fini (che non era la moglie !), i leghisti , irritati si esprimevano così :

La Padania all’attacco: “La Lega, sul tavolo le dimissioni di Fini”

22 dicembre 2010 22:07-Apre a tutta pagina giovedì 23 dicembre ”La Padania” con un titolo ad effetto: ”La Lega, sul tavolo le dimissioni di Fini”. Si tratta di un titolo che dà conto della iniziativa del capogruppo Reguzzoni che ha chiesto proprio un dibattito in Aula sul ruolo e la compatibilità del presidente Gianfranco Fini. “Ora siamo noi [...]

Si chiedevano le dimissioni di  Fini, poiché il cognato aveva acquistato una casa che era stata  tempo prima di proprietà di A.N.  Si dirà, ...ma stiamo parlando di una casa, bella differenza ! Ok, ma forse dimentichiamo che il trotone Bossi  ristrutturava la sua casa con danaro pubblico pur non sapendo, proprio come Scaiola ( ex ministro PDL ed alleato Lega Nord ) , chi pagasse i lavori !

Ma ritorniamo in zona, il Ponzio Pilates chiosa :” Personalmente non avrei agito come Valenti “. Il dramma di questa dichiarazione è che non abbiamo capito come avrebbe “agito”. Ci  inorridisce, infatti, ancora l'agire di un certo Belsito padano e l'appartenenza ad un “cerchio magico”.  Ciò che invece più raccoglie tenerezza sono le dichiarazioni del protagonista :” era un momento difficile”. Allora , siccome un momento difficile c'è l'ha solo lui, utilizza la posizione istituzionale quale Assessore ai Servizi Sociali per fare i ( c...i ) suoi interessi !
Infine ricordo un episodio accaduto in quel di Marcallo con Casone al termine di un Consiglio Comunale. Ricordo di aver sottolineato, al Trota nostrano, il fatto, forse in discussione quella serata, di non essere d'accordo sulla partecipazione ad una gara pubblica, per l'assegnazione di una licenza, di un solo concorrente a cui poi veniva regolarmente concessa. Ricordo di aver detto che, quando tali situazioni si presentavano a latitudini più “meridionali” l'aggettivo che più si sprecava era quello di  mafioso, camorrista, terrone ! Mi fu risposto che in “padania” queste cose non succedevano. Complimenti Trota !
Socrate 2011

giovedì 5 aprile 2012

Marcallo con Casone come Topolinia

Carissimi lettori,
Oggi vorremmo proporre un filmato a dimostrazione di come il Comune
di Marcallo con Casone, per colpa di amministratori "disinvolti", dopo
la "celebrazione" di "viale padania", viene preso in giro e definito,
in una trasmissione della tv nazionale La7, " un luogo triste,
inesistente, pieno di camion e di steppaglia".
Da non perdere, poi,  l'intervista finale al  Sindaco Massimo
Olivares ed al vicesindaco Roberto Valenti che, presi in giro dal
cronista, che chiede se la prossima inagurazione riguardasse il "Viale
Tanzania" (quale profeta delle vicissitudini truffaldine delle quali la
Lega Nord è chiamata dai Magistrati a rispondere ) alla fine felici e
sorridenti salutano anche le telecamere contenti dell'intervista che li
ha resi ridicoli su tutto il territorio nazionale.
 Il filmato dura circa otto minuti e dopo averlo visto vi chiederete se
questa amministrazione è in grado di rappresentarci seriamente o forse
farebbero meglio a chiedere di essere scritturata  in massa a  Zelig .
Buon divertimento.

Aristotele


lunedì 2 aprile 2012


Corriere della Sera > Politica > Bandiere tricolore per contestare Bossi  a Marcallo Con Casone

Bandiere tricolore per contestare Bossi



Durante l'inagurazione di Viale Padania. «Disgraziati» replica lui

Bossi contestato (Foto Ansa)

 MILANO - Una quindicina di contestatori, «armati» di bandiere tricolore, hanno contestato Umberto Bossi a margine dell'inaugurazione di Viale Padania a Marcallo Con Casone in provincia di Milano. I manifestanti a distanza dal palco hanno urlato vergogna al passaggio del segretario federale della Lega Nord. Alcuni, oltre ai tricolori, brandivano anche cartelli con la scritta «La Padania come Disneyland Ocopoli e Topolinia o Marcallo con Casone non è Padania, è Italia» e ancora «Viva Bossi e Paperino, ma anche Minnie e Topolino».

DISGRAZIATI - Il leader della Lega non ha risposto, limitandosi a bisbigliare «disgraziati» a chi gli stava attorno. «L'Italia la vogliono solo i pochi rimasti, non c'è speranza per i tricoloristi che perdono tempo perchè vengono forze potentissime che non vogliono l'Italia ma la Padania» ha poi aggiunto durante il comizio.



IL NOSTRO COMMENTO

La vera vergogna dei Cittadini della Lombardia



Allora, sul WEB impazza : “Bossi, vergogna a Marcallo con Casone”. Digitate su un qualunque motore di ricerca questa frase e vedrete che in tutta Italia si parla di Marcallo con Casone, località finora conosciuta solo da uno sparuto gruppo di persone. A Marcallo, infatti, con una conclamata follia di megalomane protagonismo verde, hanno deciso di cambiare nome ad una già per se scandalosa circonvallazione ( non si sa bene di cosa ) voluta qualche anno fa , dai vertici leghisti, e di fatto inutile, ovvero utile solo ad allungare il percorso tra la frazione Casone ed il paese , di ben tre chilometri. Quella Circonvallazione ( che non si sa bene essere circonvallazione di cosa ) confluisce anche in un'altra Circonvallazione ( questa volta si sa bene di cosa ) che ha la funzione di “circonvallare” la frazione sopra nominata, ovvero Casone ( tre case, una macelleria, un bar e nient'altro ) . No, scusate, sbagliavo ! A Casone, proprio in mezzo alle tre case, c'è un deposito di vernici e trasformazione di vernici e diluenti, recentemente ampliata , ovviamente con apporto di dipendenti uguale a zero. Ecco la Circonvallazione convoglia il “traffico” per  il carico e scarico fin sulla porta d'ingresso ( ...ed io pago !  ) dell'azienda. Provare a vedere per credere, ...e provare a vedere a cos'altro serve una strada se non ad aver tolto ad alcuni agricoltori della zona terreni coltivati e coltivabili. Ma questa è storia vecchia. Veniamo ad oggi. Sempre i vertici leghisti decidono di cambiare nome a quella schifezza di Circonvallazione e giustamente, la chiamano  “Viale Padania” ! Quale indicazione più adatta per qualcosa che non serve a niente. Alla nullità hanno aggiunto un'altra nullità ( il nome padania ). Risultato nulla + nulla = nulla ! Resta da pensare che quel nulla è costato una “paccata” di milioni di euro e come se non bastasse, oggi la visita di quelli che prendono lo stipendio da Roma ( e poi si mettono il fazzoletto verde ) ha avuto un ulteriore costo per i contribuenti : la Polizia urbana tutta impiegata, decine e decine di carabinieri con decine di automezzi, buffet e ristorante serale ( ..ed io pago ! ). Un  gruppo di Cittadini di Marcallo con Casone ( Italia ) , hanno deciso di contestare  la scelta dei vertici leghisti che si apprestavano a “celebrare” la stronzata verde. Il Senatur si è sentito autorizzato a definire “disgraziati” coloro i quali lo contestavano.

Bene, analizziamo il termine “disgraziato”. Disgraziato è colui il quale ha subito una “disgrazia” ( evento non atteso e quindi imprevedibile e che può capitare a tutti ) . Adesso, che con questo termine venga etichettato un gruppo la cui maggioranza era formata da giovani e ragazzi è davvero molto squallido, che poi venga pronunciato da Umberto Bossi è davvero molto triste. Se il termine “disgraziati” era invece riferito solo nel contesto odierno di “confronto dialettico” allora ha ragione il Senatur, solo dei disgraziati potevano recarsi ad accoglierlo. Comunque...la padania NON ESISTE !





Socrate 2011